La lavanda può essere utilizzata in svariati modi, soprattutto per creare delicate profumazioni. Come essiccare dunque i fiori?
La lavanda è usata per profumare in primis perché i suoi fiori conservano il loro aroma per molto tempo, anche e soprattutto se essicati. Si utilizzano sin dall’antichità per donare una particolare fragranza agli abiti e agli oggetti personali, così come alla casa.
Ne abbiamo visti di ogni tipo nei cassetti o negli armadi. Oltre a emanare un profumo gradevole, i fiori di lavanda agiscono sull’olfatto per le loro proprietà rilassanti, quindi l’odore viene recepito con gioia dal nostro corpo.
Raccogliamo i fiori di lavanda tra luglio e agosto, preferibilmente ancora in bocciolo. Prediligiamo delle giornate assolate e ventilate per la coltura, magari a metà mattinata, quando la rugiada è evaporata.
Dividiamo dunque la lavanda in mazzetti e appendiamola a testa in giù al riparo dal sole, ma assicurandoci che il locale in questione sia ventilato. Teniamoli anche al riparo dall’umidità, nemica dell’essicazione.
Dopodiché facciamo sì che i siano lunghi circa 20 cm e le spighe ben compatte. Usiamo uno spago naturale per fermare i mazzetti, finché non saranno completamente secchi. Ora sono pronti per essere sgranati tranquillamente con le mani.
Una volta ottenuti i fiorellini, possiamo usare sacchettini in iuta traspirante o in tela per realizzare dei profumatori portatili o delle simpatiche idee regalo.